Il gioco degli scacchi, con la sua varietà di pezzi e la necessità di Collaborazione strategica tra pedine e mosse, offre un’interpretazione unica dei concetti di Elicitazione e Collaborazione nel campo della Business Analysis come descritti nel BABoK.
Affrontiamo il tema in questo secondo articolo sul tema Business Analysis e il gioco degli scacchi. Ricordiamo che nel precedente articolo si erano approfondite le fasi di gioco in relazione alle altre Knowledge Area del BABoK.
Cooperazione tra i pezzi
Nella partita di scacchi, la Collaborazione tra i vari pezzi non è solo una componente del gioco, ma è il cuore pulsante del gioco stesso. Questa sinergia mirata e attentamente coordinata tra i pezzi riflette profondamente il concetto di Collaborazione come delineato nel BABoK (“l’atto di due o più persone che lavorano insieme verso un obiettivo comune“). In una partita di scacchi, ogni pezzo, dal pedone al re, gioca un ruolo essenziale. In una danza complessa di interdipendenza e supporto reciproco, ogni pezzo illustra in modo molto chiaro il potere fattivo della Collaborazione.
Nel gioco degli scacchi, infatti, la Collaborazione tra i pezzi va ben oltre la semplice assistenza reciproca. È una strategia profondamente intrecciata, dove la posizione, il potenziale e la forza di un pezzo sono continuamente influenzati e potenziati dalla presenza e dalle mosse degli altri pezzi. Ad esempio, un alfiere che controlla una lunga diagonale può diventare una minaccia significativa quando combinato con una torre o una regina che domina le linee rette. Questa combinazione di forze non solo aumenta la potenza offensiva, ma crea anche un sistema di difesa dinamico che protegge il re e controlla – o cerca di controllare – il centro della scacchiera.
Stakeholder e mosse mai singole
Questa interazione tattica e strategica tra i pezzi incarna le tecniche di Collaborazione del BABoK. Proprio come nel BABoK si sottolinea l’importanza della Collaborazione tra stakeholder con diverse competenze e prospettive per raggiungere un obiettivo comune, così nel gioco degli scacchi, la sinergia tra i diversi pezzi, ognuno con le proprie capacità uniche, è fondamentale per il successo complessivo. Ogni mossa deve essere considerata non solo per il suo valore intrinseco, ma per come essa modifica e migliora le capacità degli altri pezzi o getta le fondamenta per i percorsi successivi di ogni altra pedina.
Inoltre, proprio come nel BABoK si afferma che la Collaborazione è un processo continuo e dinamico, così è la Collaborazione sulla scacchiera. Non è mai statica: si evolve costantemente in risposta alle mosse dell’avversario. La Collaborazione tra i pezzi richiede una pianificazione strategica a lungo termine. Richiede anche una capacità di adattamento rapida e una profonda comprensione di come le azioni di un pezzo possano influenzare e essere influenzate dagli altri.
All’atto pratico, la Collaborazione nel gioco degli scacchi è un esempio tangibile delle dinamiche di Collaborazione descritte nel BABoK. Ogni pezzo sulla scacchiera, proprio come ogni stakeholder in un progetto di Business Analysis, porta una serie unica di competenze e potenziali al gioco. La Collaborazione efficace, sia sulla scacchiera sia in un progetto, richiede una comprensione profonda di queste competenze e di come possono essere combinate per raggiungere l’obiettivo finale: una partita vincente o il successo di un progetto.
Elicitazione e strategia avversaria
Restando nel contesto del gioco degli scacchi, il concetto di Elicitazione, così come descritto nel BABoK (come “il disvelamento o la ricezione di informazioni da stakeholder o altre fonti”), assume una dimensione strategica fondamentale ed imprescindibile. Questa definizione si trasforma nell’arte di interpretare e anticipare le mosse dell’avversario attraverso un’attenta osservazione e analisi dei movimenti dei propri e altrui pezzi.
L’Elicitazione nel gioco degli scacchi non è soltanto un processo passivo di ricezione di informazioni, ma una ricerca attiva e strategica. Ogni mossa del giocatore e dell’avversario apporta nuove informazioni, offrendo indizi sulla strategia complessiva e le intenzioni future. Come un Business Analyst che utilizza tecniche di Elicitazione per raccogliere dati essenziali dagli stakeholder, il giocatore di scacchi deve essere altrettanto astuto e perspicace nell’interpretare queste mosse.
Inoltre, le tecniche di Elicitazione nel gioco degli scacchi richiedono anche un’attenta pianificazione e previsione. Il giocatore deve non solo interpretare le mosse correnti, ma anche anticipare le mosse future. Questo richiede una comprensione profonda non solo delle regole e delle capacità di ciascun pezzo, ma anche delle infinite possibilità e strategie che possono emergere nel corso del gioco. È un esercizio continuo di problem solving e di pensiero critico. Qui ogni mossa e contro-mossa porta con sé nuove informazioni e nuove opportunità di apprendimento.
L’Elicitazione nel gioco degli scacchi è un processo dinamico e multilivello di decodifica delle strategie, di comprensione delle mosse avversarie e di adeguamento delle proprie tattiche in risposta. È un parallelo elegante al lavoro di un Business Analyst, dove l’Elicitazione non è solo un mezzo per raccogliere informazioni, ma una componente vitale della strategia complessiva.
Complichiamo le cose: Fisherandom
Bobby Fischer (USA 1943 – Islanda 2008) è considerato uno dei più grandi giocatori di scacchi di tutti i tempi. La sua ascesa nel mondo degli scacchi fu rapida e straordinaria. Già all’età di 14 anni, divenne il più giovane campione degli scacchi degli Stati Uniti. A 15 anni era il più giovane Grande Maestro di scacchi della storia fino a quel momento.
Il culmine della carriera di Fischer si ebbe nel 1972, quando sconfisse Boris Spassky dell’Unione Sovietica in un’epica partita che divenne nota come il “Match del Secolo”, conferendogli il titolo di Campione del Mondo. Tuttavia, la storia di Fischer non è solo quella di un fenomenale talento scacchistico. E’ anche quella di una figura controversa e di un innovatore che ha lasciato un’impronta indelebile sul gioco.
Nonostante queste straordinarie vittorie, Fischer divenne sempre più critico nei confronti del mondo degli scacchi tradizionali. Era frustrato dalla crescente prevalenza di partite memorizzate e preparate, sentendo che questo riduceva la creatività e l’elemento di sorpresa nel gioco. In risposta a questa frustrazione, Fischer inventò una variante degli scacchi che lui chiamò “Chess960”, comunemente conosciuta come “Fischerandom”. Questa versione del gioco mirava a rinnovare e rivitalizzare gli scacchi, enfatizzando il gioco creativo e strategico piuttosto che la memorizzazione delle aperture.
Nel Fischerandom, l’ordine iniziale dei pezzi sulla prima e l’ottava riga è randomizzato, con alcune regole per mantenere un equilibrio di gioco. Questa randomizzazione significa che esistono 960 possibili posizioni iniziali (da qui il nome Chess960). L’obiettivo di Fischer era quello di permettere ai giocatori di concentrarsi sulla comprensione profonda degli scacchi e sulla capacità di pensare in modo strategico e innovativo, piuttosto che affidarsi a aperture studiate e preparate in anticipo.
Fisherandom e Business Analysis, Collaborazione e Elicitazione
L’introduzione del Fischerandom offre nuove prospettive sui concetti di Collaborazione ed Elicitazione, rendendoli ancora più vitali per il successo in questa variante. Eliminando la componente mnemonica delle aperture standard, il Fischerandom pone un’enfasi unica sull’importanza di una profonda comprensione delle dinamiche di interazione tra i pezzi e sulla capacità di decifrare in tempo reale le strategie avversarie.
In una partita di Fischerandom, ogni giocatore si trova di fronte a una configurazione iniziale unica e spesso sconosciuta. Questo scenario impone una sfida aggiuntiva: i giocatori devono rapidamente valutare e adattarsi a una disposizione di pezzi completamente nuova ad ogni partita. Questo richiede una collaborazione intensificata tra i propri pezzi, dove la comprensione delle potenzialità e delle limitazioni di ciascun pezzo diventa fondamentale. La capacità di orchestrare questi pezzi in un’armonia fluida e strategica, tenendo conto delle nuove opportunità e minacce che emergono, diventa imprescindibile.
Parallelamente, l’Elicitazione assume un ruolo ancor più prominente nel Fischerandom. Senza la possibilità di affidarsi a aperture pre-memorizzate, i giocatori devono essere estremamente attenti e reattivi alle mosse dell’avversario, interpretando ogni mossa come una preziosa fonte di informazioni. L’abilità di leggere e anticipare le strategie avversarie diventa una competenza inestimabile, richiedendo una continua valutazione e adattamento. Questo esercizio costante di Elicitazione richiede un’acuta percezione e un’analisi strategica profonda, capacità che sono essenziali anche nella Business Analysis.
La natura imprevedibile e variabile del Fischerandom crea una base di contesto sempre diversa, che riflette in modo sorprendente il mondo dinamico della Business Analysis. In ogni progetto di BA, proprio come in una partita di Fischerandom, i professionisti devono confrontarsi con scenari in continua evoluzione, dove le condizioni possono cambiare rapidamente e senza preavviso. La capacità di collaborare efficacemente con una varietà di stakeholder e di elicere informazioni vitali in contesti mutevoli è fondamentale.
Conclusioni su Elicitazione, Collaborazione e scacchi
L’analogia tra il gioco degli scacchi e le pratiche di Business Analysis nel BABoK non è solo un esercizio teorico, ma rappresenta un vero e proprio campo di prova per affinare la propria maestria nelle competenze di Elicitazione e Collaborazione. Ogni partita di scacchi, con la sua complessa interazione tra pezzi diversi, diventa una palestra. In essa si può testare e sviluppare l’attitudine a bilanciare queste due competenze essenziali per il raggiungimento di risultati strategici.
Gli scacchi, quindi, offrono un’opportunità unica per sviluppare una consapevolezza più profonda di queste due competenze chiave. Ogni partita è un esercizio nel bilanciare l’Elicitazione e la Collaborazione. Imparare ad estrarre informazioni significative dalle mosse dell’avversario, mentre si collabora armoniosamente con i propri pezzi per formulare una risposta efficace. Questa abilità di bilanciare l’Elicitazione e la Collaborazione non è solo essenziale nel gioco degli scacchi, ma è vitale in qualsiasi ruolo di Business Analysis.
Questa metafora scacchistica enfatizza l’importanza di sviluppare e bilanciare queste competenze per il raggiungimento di obiettivi strategici. Ciò rende gli scacchi, specialmente nella variante Fishreandom, una palestra ideale per chiunque voglia prendere maggiore consapevolezza delle proprie attitudini alle abilità in Elicitazione e Collaborazione.
Sicuramente non sarà una partita a scacchi a conferire la perfetta padronanza delle tecniche. Ma personalmente ho sperimentato i benefici nell’osservare criticamente il mio “stile di gioco”. Mi è servito per comprendere le mie abitudini allo sbilanciamento verso gli approcci alla Collaborazione (concentrarmi sul “mio” gioco). A non penalizzare l’Elicitazione (perdendo di vista il gioco avversario). E a capire come migliorare i miei equilibri tra questi due ambiti fondamentali nella Business Analysis.